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L’email presto sarà un ricordo del passato?


Tramite un articolo su The Blog Herald, sono venuto a conoscenza del report pubblicato da comScore, una società di ricerche di mercato su Internet, che mostra come l’utilizzo delle email tra i più giovani nel 2010 sia crollato negli Stati Uniti:

comScore report

Addirittura il 59% in meno per i ragazzi tra i 12 e i 17 anni, una cifra enorme. Questa tendenza si inverte gradualmente al progredire dell’età, segnando invece un aumento per gli over 54.  Un dato che fa riflettere e che è molto utile per capire come si sta evolvendo la comunicazione online.

Bloccare un follower su Google Friend Connect (e ramanzina etica)

Bloccare Follower

Ho una mia politica riguardo ai link in uscita dal mio blog (commenti, follower, scambio link, e così via…): cerco di eliminare quelli che, cliccati, porterebbero a siti “delicati” (contenuti per adulti per esempio) che non avvertono esplicitamente il visitatore. La maggior parte lo fanno, e di solito invito chi non lo fa di scrivermi in privato piuttosto che nel blog, se proprio non vuole mettere le avvertenze all’ingresso del sito, quindi raramente cancello commenti per questo motivo.

Mi è capitato di essere accusato anche di fare discriminazioni da qualcuno che si è dimenticato che qui è casa mia e gestisco le cose come voglio, così come nel blog degli altri io sono l’ospite. Anche perchè su Creare blog non si parla di pensioni, ma di argomenti che interessano tutte le fasce di età, quindi non è detto che siamo tutti adulti e vaccinati.

Certo, l’avviso poi lo saltano tutti, ma a quel punto diventa una loro scelta. Non spetta a me decidere per gli altri. Sarei moralmente presuntuoso.

Gli sfacciati, dicevo, sono pochi, ma purtroppo ci sono e anche se a me non è mai capitato di cancellare dei follower per mancanza di delicatezza, Enrico invece ha quest’esigenza. Vediamo come risolvere il problema.

Essere sempre informati su quando viene aggiornato il PageRank di Google

pagerank

Da quando sono passato al dominio personalizzato per Creare blog, il blog ha perso il suo pagerank 5 (il “voto” che Google assegna alle pagine web, da 1 a 10) e col primo aggiornamento è stato assegnato il valore di 0. Per la cronaca, il posizionamento nei risultati dei motori di ricerca non sembra cambiato, anche se mi aspettavo col redirect automatico anche il trasferimento del pagerank.

Col tempo vedremo se la cosa si sistemerà, ma mentre oggi cercavo di scoprire quando è stato effettuato l’ultimo aggiornamento di pagerank ho scoperto che grazie a Twitter è possibile esserne automaticamente informati.

Goo.gl: accorciare gli indirizzi Internet con Google

Chi segue gli aggiornamenti di Creare blog tramite Twitter si sarà già accorto che FeedBurner utilizza un nuovo strumento per inserire i link brevi al post: Goo.gl. Goo.gl è il nuovo shortener di Google che, al pari di servizi come TinyUrl, permette di rendere più corti gli indirizzi web, con il grande vantaggio, per esempio, di poterne inserire uno in un articolo o un libro stampato senza far impazzire il lettore nel tentativo di digitare sulla tastiera decine e decine di strani caratteri. Nel caso di Twitter, poi, diventa indispensabile, visto il poco spazio a disposizione per scrivere i messaggi.

Goo.gl

Microsoft trasferisce i blog da Live Spaces a Wordpress

imageIl mio primo tentativo di creare un blog personale fu sulla piattaforma Live Spaces di Microsoft, appena poco dopo la sua apertura. Nel 2006, stufo della pesantezza delle pagine (soprattutto a causa di pubblicità sulla quale io non guadagnavo niente) ma anche del basso livello della qualità dei rapporti stabiliti dai vari blogger del servizio (non tanto per colpa delle persone, quanto piuttosto dall’ambiente ovattato - difficile essere serio se sei vestito da Hello Kitty, per fare un esempio), sono passato a Blogger.

Google Images si rinnova in grande stile

Google Images, il motore di ricerca per immagini creato da Google nel 2001 e che da allora ne ha indicizzate oltre 10 miliardi, si rinnova. Le immagini nei risultati delle ricerche sono state disposte in maniera da risparmiare spazio e sono state raggruppate in enormi pagine in cui è possibile consultarne anche a migliaia tutte in una volta:

Google Images

Adesso è possibile caricare qualsiasi tipo di file su Google Docs

Qualche anno fa cominciò a girare voce che Google stesse lavorando a un nuovo servizio che permettesse di avere una sorta di hard disk online che la rete subito battezzò Google Drive. Gli anni sono passati (almeno quattro o cinque), e se allora la cosa era quasi innovativa oggi di servizi simili ne abbiamo anche troppi (basti pensare a Skydrive).

In compenso Google ha recentemente deciso (ormai per tutti gli utenti) di permettere di caricare qualsiasi tipo di file su Google Docs: non solo quindi documenti e fogli di calcolo o presentazioni, ma anche video, mp3 e simili, fornendo alla fine un servizio simile al fantomatico Google Drive ma inserendolo in uno già presente (sembra che ormai Google voglia cavalcare quest’onda).

Microsoft Bing: segnalare il proprio blog, strumenti per webmaster, e considerazioni su AdSense

Penso che ormai Bing, il nuovo motore di ricerca di Microsoft, non sia più una novità per nessuno. Finora l’ho praticamente ignorato su questo blog: è un po’ la mia reazione istintiva alle brutture del mondo. Non che sia uno che nasconde la testa sotto terra, visto che la parola “passionale” è quella più spesso usata da chi mi conosce, ma quando non c’è niente da recuperare, mi limito a ignorare la cosa. Semplicemente, esercito il mio basilare diritto di consumatore.

Con un’interfaccia copiata spudoratamente da Google e un nome discutibile (non era meglio MSN, a questo punto?), l’unico bonus che hanno saputo aggiungere è stato uno sfondo alla pagina:

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Questa si che è innovazione! Molto accogliente e soprattutto chiaro, bellissima scelta dei colori e sfondo che non fa assolutamente confondere l’utente.

Considerazioni (e ironia) personali a parte, fatto sta che questo motore di ricerca esiste, ed è il terzo più utilizzato in Italia (giusto perchè viene subito proposto da Windows appena lo installate o dai suoi vari programmi), e come autori di un blog dovrete conviverci, anche controvoglia… un po’ come l’assicurazione auto.

Ecco un piccolo vademecum su come sfruttarlo al meglio per indicizzare il nostro blog, con qualche considerazione che lo renderà un po’ più interessante a chi usa Google AdSense per monetizzare il proprio blog.

IconFinder: ottimo motore di ricerca per icone!

Ultimamente, per un altro progetto, ho dovuto realizzare delle icone e cercando ispirazione e risorse in rete sono ricorso a Google Images, che sebbene proponga migliaia di risultati ha nella sua poca specializzazione il proprio punto debole: impossibilità di filtrare i risultati per il tipo “icona” e poca praticità nello stabilirne le dimensioni, senza contare le decine di risultati ripetuti.

E’ ovviamente possibile convertire da un formato all’altro, ma il risultato raramente è soddisfacente.

Guardando altrove ho trovato l’ottimo IconFinder, motore di ricerca specializzato in icone (nei due formati utilizzabili: ICO e PNG): la ricerca, in pieno stile Google – cioè inserendo le parole chiavi (o sfogliando per pacchetti), pesca tra oltre centomila immagini permettendo di filtrarne i risultati in modo molto veloce.

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10 minute mail, una casella email temporanea per soli dieci minuti

Quanti indirizzi email possedete? Io molti, accumulati nell’arco degli anni: quelli per le cose più serie, quello per il blog, quelle per scopo lavorativo, quelli per la spazzatura varia. Quante volte avete avuto bisogno di un indirizzo email solo per pochi minuti e vi siete poi trascinati per anni noioso spam? Mi vengono soprattutto in mente quei siti dove per scaricare un e-book viene chiesto un indirizzo di posta elettronica: scaricate il libro, e poi per secoli vi troverete le mail dell’autore. Bene, con 10 minute mail il problema è risolto: avrete un indirizzo gratuito e tutto per voi, per soli dieci minuti, dopodiché verrà cancellato.

Nell’esempio sopra, avrete tutto il tempo di scaricare l’e-book, e poi lo spam finirà perso nel vuoto.

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Elf Yourself: auguri di natale animati con voi e i vostri amici come protagonisti

image Qualche giorno fa mi è stato mandato un video fatto da un amico con Elf Yourself dove io, mia moglie, la sua ragazza e lui stesso prestavamo il volto a improbabili folletti che ballano cantando il classico Jingle Bells.  Risate teutoniche (è tremato il palazzo) e visione ininterrotta del video per ore e ore. Segnalo anche a voi questo simpatico sito, realizzare questi video montaggi è cosa di pochi minuti e il divertimento è garantito.

Anche se l’operazione è molto semplice, pubblico una piccola guida per chi proprio l’inglese non lo digerisce.

File hosting di 100 MB ma con tantissima banda con Google Sites

Chi comincia ad arricchire il proprio blog con script, si trova ad affrontare il problema di dove ospitarli. Per le immagini va benissimo Imageshack e Skydrive si presta benissimo per gli altri tipi di file ma non è affidabile per gli script.

Nel mio caso poi, gli script che propongo vengono poi utilizzati in tantissimi altri blog e sorge quindi il problema della banda. Dopo aver provato FileDen per un certo periodo (anche con un account a pagamento), ho copiato e spostato quasi tutti gli script su Google Sites e dopo mesi che lo uso devo dire che è una grande comodità per queste esigenze.

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Trasferire un blog da Wordpress, LiveJournal e MovableType a Blogger, o da Blogger a Wordpress

image Capita spesso che un blogger decida di cambiare piattaforma e di passare a un’altra, magari perché la nuova possiede caratteristiche che la vecchia non ha o magari semplicemente per cambiare il tipo di audience. D’altra parte chi crea un blog per la prima volta spesso si appoggia alla prima piattaforma che capita o che gli viene suggerita, per poi col tempo acquisire l’esperienza necessaria per capire che non va bene per le proprie esigenze.

Il problema però che si presenta è come riuscire a portare il contenuto del vecchio blog (commenti compresi) al nuovo. Per quanto riguarda Blogger, grazie a un gruppo di sviluppatori su Google Code, è possibile importare post e commenti da Wordpress, LiveJournal o MovableType, o viceversa trasferirli da Blogger a Wordpress.

Grazie a chi ha avuto in passato questa esigenza, e si è prestato a fare da “cavia consapevole”, ho constatato che l’operazione si è sempre risolta senza problemi e in pochi minuti.

Pubblicare il blog su Twitter con TwitterFeed

Twitter, grazie alla sua semplicità e immediatezza, conquista una fetta sempre maggiore della rete, tant’è che l’anno scorso Facebook ha tentato di acquistarlo senza riuscirci, e adesso ci sta provando Google. Le cifre parlano chiaro: Twitter è il network cresciuto più velocemente negli ultimi mesi. Basta dare un’occhiata a questo grafico di Alexa per rendersene conto:

graph

Proprio per il gran numero di utenti che stanno cominciando a preferirlo ad altri servizi, pubblicare i propri contenuti su Twitter può dare una spinta alla diffusione del nostro blog, offrendo al tempo stesso ai suoi lettori un modo alternativo per seguirlo.

A questo scopo, possiamo utilizzare TwitterFeed per pubblicare un messaggio ogni volta che scriviamo un nuovo articolo del nostro blog.

Come funziona TwitterFeed

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Per utilizzare TwitterFeed dobbiamo registrarci gratuitamente al servizio creando un nuovo account (possiamo utilizzare anche il nostro OpenID). In fase di registrazione basterà inserire pochi dati personali e il feed del nostro blog per collegare TwitterFeed al nostro profilo su Twitter: tutta l’operazione si completa in pochi minuti.

Ogni volta che scriveremo un post, TwitterFeed pubblicherà un messaggio con il suo titolo e una piccola anteprima del suo contenuto, con un link che rimanda all’articolo completo:

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Nel momento in cui scrivo, come si vede nell’immagine sopra, sono già oltre quattrocentomila i feed serviti da TwitterFeed, e questo rende l’idea della diffusione di questo fenomeno.

Per chi volesse seguirmi su Twitter, questo è l’account di Creare blog. Faccio notare la tempestività di MrNessuno, che ha cominciato a seguirmi su Twitter praticamente pochi minuti dopo aver creato l’account e senza che nessuno lo sapesse. Ne approfitto anche per segnalare la miniguida su Twitter scritta qualche tempo fa dalla simpaticissima Elena, che se non risponderà a tutti i vostri dubbi su questo network, vi strapperà di sicuro qualche sorriso.

Blogger cerca designer per realizzare nuovi template!

image Quante volte ci siamo detti di quanto spartani siano i template predefiniti di Blogger? Sono gli stessi da anni, molti sono semplicemente stati convertiti nel nuovo formato dopo che Blogger è stato acquistato da Google, e il loro stile è ormai antiquato. Bene, anche Google finalmente se n’è accorta e sembra che si stia preparando al lancio di una nuova serie di template (finalmente a tre colonne?), stando almeno alla proposta che è stata fatta a designer e grafici di segnalare i propri lavori o il proprio interesse a partecipare alla progettazione di nuovi layout.

Per partecipare a questa selezione, o proporre i propri lavori, basta compilare questo form (in lingua inglese). I lavori verranno esposti in un’apposita directory web, con tanto di link all’autore.

Spero davvero che l’appello venga raccolto anche da qualche italiano, l’unica designer che mi viene in mente è Gimbola (a parte la famosa Pannasmontata, che ormai non realizza nuovi template da molto tempo).

Ottima iniziativa, spero che Google però imponga anche degli standard ben precisi per la struttura dei template, così che potremo passare da uno all’altro senza dover perdere gli elementi a causa delle differenze di codice.

Personalmente non penso di lanciarmi in quest’avventura (mai stato un grande grafico), ma se qualcuno volesse propormi qualche layout veramente valido, potrei aiutarlo a convertirlo per Blogger!

L’immagine usata nel post è un’opera di Norino Martinis

Google Friend Connect crea problemi con Internet Explorer 8

Sempre più spesso mi viene segnalato questo messaggio di errore che appare utilizzando Internet Explorer 8 quando si entra in alcuni blog:

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Come molti hanno già capito, la causa è il widget di Friend Connect di Google. Google è quasi un mese che sta lavorando alla risoluzione del problema, come si vede da questa segnalazione. Perchè ci voglia così tanto tempo per risolverlo è un mistero: mi verrebbe quasi da pensare che Google stia in qualche modo boicottando il nuovo Internet Explorer (cosa che a me starebbe anche bene).

Teoria del complotto a parte, sembra che in molti casi dopo il messaggio si venga reindirizzati alla pagina d’errore:

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E così è impossibile consultare il contenuto del blog.

A questo punto si prospettano tre soluzioni al problema: togliere il widget di Friend Connect finchè non verrà sistemato (e ne darò segnalazione qui), aspettare pazientemente che i programmatori risolvino il problema (come sto facendo io, ma non ancora per molto), o sostituire il widget con un’immagine che dia l’impressione della sua presenza, con tanto di link come ha fatto Iole nel suo blog.

Anche se Internet Explorer 8 è poco diffuso è sempre un problema molto fastidioso: un lettore su venti, nel mio caso, vede comparire il messaggio.

Per fare gli screenshot degli errori, ho usato come cavia inconsapevole il blog di The Tramp.

Aggiornamento: stando alle segnalazioni dei lettori, sembra che il problema non sia presente solo sulla versione 8 di Internet Explorer ma anche nelle precedenti (IE6 non visualizza proprio il widget).

Catturare lo schermo e pubblicare i filmati direttamente online con ScreenToaster

Gli screencast (cioè i filmati realizzati catturando lo schermo) sono un ottimo strumento per una comunicazione immediata e semplice, soprattutto per i contenuti a scopo didattico. Se avessi più tempo libero da dedicarvi, confesso che anche a me piacerebbe fare dei video-post su Creare blog: un video in certe occasioni varrebbe davvero più di un milione di parole, magari con codice finale a corredo.

Ci sono molti programmi gratuiti che danno ottimi risultati, come CamStudio o Windows Media Encoder, ma se non volete installare l’ennesimo applicativo sul vostro pc, ScreenToaster vi permetterà di farlo direttamente online dal vostro browser.

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Per cominciare a provare ScreenToaster, basta andare nella pagina principale del sito e cliccare su Start Recording:

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Alla prima esecuzione vi verrà richiesto di eseguire un’applet Java (dovrete confermare) e alla fine del download vi apparirà questa maschera:

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Dove sceglierete il formato (se tutto lo schermo o solo una porzione rettangolare di esso), e se volete usare il microfono o la webcam. A questo punto potete anche minimizzare il browser e per far partire la registrazione semplicemente premendo ALT+S. Quando avrete finito, con la stessa combinazione di tasti metterete in pausa la registrazione, e decidere se riprenderla (di nuovo ALT+S) o terminarla (Stop recording):

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Una volta terminata la registrazione, potrete modificarla (applicando per esempio dei sottotitoli o dell’audio), pubblicarla in rete (ad esempio su Youtube o sul servizio di hosting ad alta definizione dello stesso ScreenToaster), o scaricarla in formato Quick Time o Flash:

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Per pubblicare il filmato in rete è richiesta la registrazione al servizio, che è comunque gratuita. La qualità della registrazione è molto elevata e nuove funzionalità verranno presto aggiunte (soprattutto per quanto riguarda l’editing del video).

Gratuito, completo, immediato e online. Tra i prodotti simili (ScreenJelly o Screencast-o-matic, giusto per citarne un paio), lo considero il migliore.

Chrome OS, il nuovo sistema operativo di Google

image La notizia è stata annunciata qualche giorno fa nel blog ufficiale di Google: come spesso ho auspicato anche su questo blog, finalmente Google ha cominciato a sviluppare un proprio sistema operativo che entrerà in diretta concorrenza, col tempo, col Windows di Microsoft.

Il nuovo progetto si chiama Chrome OS e già nel nome, ispirato al browser di Google, sono rivelati i suoi principali obiettivi: un sistema operativo snello, veloce e totalmente proiettato all’uso di Internet.

Nel post di annuncio viene ricordato come gli attuali sistemi operativi sono nati quando ancora Internet praticamente neanche esisteva, e si basano quindi su una vecchia concezione dell’uso che ne fa l’utente. Il nuovo Chrome OS si propone invece di essere al passo con i tempi, e di rivoluzionare l’approccio con il proprio computer. Non mancherà anche con una massiccia integrazione dei servizi proposti da Google stessa, come Gmail, Google Talk, Google Docs, e così via.

Come Android (orientato però solo all’universo della telefonia mobile) il nuovo sistema operativo sarà Open Source e i sorgenti verranno rilasciati già prima della fine di quest’anno, anche se si dovrà attendere l’anno prossimo per cominciare a vedere i primi netbook con Chrome OS installato.

L’obiettivo è comunque di estenderlo ad altre piattaforme, compresi i nostri desktop, visto che il sistema operativo (basato su un kernel Linux) è studiato per la tecnologia x86 e ARM.

Tra i principali partner del progetto troviamo Acer, Adobe, Asus, HP, Toshiba, Lenovo (stranamente non compare Intel).

Anche se hanno cominciato a girare i primi screenshot fasulli, non si sa altro ancora del progetto, ma chi è interessato può seguirne gli sviluppi sul blog di Chrome.

Per quanto mi riguarda, non vedo l’ora di poter installarlo sul mio PC di casa per provarlo!

Personalizzare il proprio username su Facebook: tra poche ore finisce il conto alla rovescia!

image Facebook è ormai diventato il social network più diffuso al mondo, milioni di utenti si connettono ogni giorno per condividere informazioni o andare alla ricerca di vecchi amici ormai persi di vista. Il punto di forza di Facebook (a mio avviso) è stato proprio spingere a condividere le vere identità, per cui se ci chiediamo che fine abbia fatto quell’amico o quel compagno di scuola, basta digitarne il nome e cognome per ritrovarlo.

Devo dire che anch’io sono stato contagiato dalla cosa tanto che coi vecchi compagni di scuola media, ritrovati proprio su Facebook, pensiamo di organizzare un incontro per vederci dopo 15 anni.

L’unica cosa “impersonale” dei nostri spazi su Facebook, ad oggi, è stato l’indirizzo del nostro profilo, generato con un numero casuale. Dal 13 giugno (in Italia) non sarà più così: sarà possibile scegliersi uno username che si rifletterà anche nell’URL.

Ecco un esempio:

image

Cosa talmente scontata che ci si chiede come mai la direzione di Facebook ci abbia pensato solo ora. Lo username scelto sarà unico, e per dare più gusto alla lotta per accaparrarselo, gli amministratori del social network hanno pensato di cominciare un conto alla rovescia:

image

scaduto il quale ci verrà visualizzata questa pagina:

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nella quale potremo scegliere il nostro username.

Sicuramente molti nel mondo hanno già puntato la sveglia per non perdere questa piccola fetta di esclusività. Onde evitare lotte e mercato nero di nickname (farà ridere, ma potrebbe succedere anche questo!), la possibilità viene al momento data solo agli utenti registrati prima del 9 giugno, cioè prima dell’annuncio della nuova funzionalità.

Lo username scelto non potrà essere modificato nè essere trasferito, quindi sceglietelo con attenzione! Gli utenti registrati dopo il 9 giugno potranno comunque personalizzare il proprio username dal 28 giugno.

I caratteri ammessi al momento sono A-Z, 0-9 e punto. Per cui potrei scegliere di mettere (ad esempio) Orazio.Leotta, anche se sicuramente l’uso di un nickname più “esotico” fa un effetto diverso.

A parte l’evidente effetto sull’indirizzo del nostro profilo, tuttavia, sono curioso di vedere quali altri usi potranno essere fatti dello username. Ad esempio, sarà possibile cercare un utente per nickname oltre che per nome e cognome?

Al momento lo username può essere associato solo a profili e pagine personali, più avanti probabilmente verrà esteso anche al resto.

Voi che farete, punterete la sveglia? Io si. Non perchè sia un maniaco di Facebook, non perchè sia un maniaco della vita sociale della rete. Semplicemente, sono terribilmente affascinato dalle cose assolutamente inutili, come questa.

Creare un badge di Facebook e visualizzarlo nel blog

image Come avete potuto notare da un paio di giorni, ho inserito il mio badge di Facebook nel blog. Devo dire che inizialmente ero un po’ perplesso riguardo all’utilità di questo strumento. In 15 anni di Internet ne ho visti tanti, servizi “social”, raggiungere una notorietà esplosiva per poi scomparire nel limbo del dimenticatoio. Ma devo dire che Facebook, in un certo senso, ha finito per colpire anche me.

Il fatto di avere davanti la faccia di una persona che magari conosci solo tramite quello che leggi nel suo blog (o tramite i commenti che lascia nel tuo) inevitabilmente crea un rapporto in un certo senso più stretto, sicuramente più umano.

Facebook si può rivelare anche un ottimo strumento per pubblicizzare il proprio spazio personale, anche se a quest’argomento dedicherò presto altri post. Intanto cominciano dalle basi: inseriamo il nostro badge nel blog.

Creare un badge di Facebook

Una volta effettuata la registrazione al servizio, cliccate su Profilo in alto e in basso a sinistra noterete questo link:

image Questo link è talmente anonimo che rischia di passare inosservato. Io stesso non sarei riuscito a trovarlo se non fosse stato per Carmen. Cliccandoci accederete a questa schermata:

image  Cliccate su Crea un badge per cominciare:

image

A sinistra potrete personalizzare il vostro badge, a destra viene visualizzata un’anteprima del risultato finale.

Impaginazione: potrete scegliere se utilizzare un badge orizzontale o verticale. Diciamo che dipende da dove volete visualizzarlo: quello verticale sta meglio in una colonna laterale del blog, quello orizzontale  magari sopra i post.

Elementi: qui potete scegliere quali elementi visualizzare: la foto, il nome, la mail, lo stato, e così via… Vengono proposti quattro elementi, potrete aggiungerne altri cliccando su Aggiungi un elemento o rimuoverli cliccando su “rimuovi” corrispondente all’elemento da rimuovere.

Ricordatevi di controllare a destra quale sarà il risultato finale.

Una volta fatto, cliccate su Salva e vi verrà visualizzato il codice HTMl che vi servirà per visualizzarlo nel blog:

image

Visualizzare il badge di Facebook nel blog

Potrete inserirlo automaticamente nel blog cliccando sul pulsante Add to Blogger (o myspace.com), ma consiglio di copiare il codice (come faccio nell’immagine precedente) e incollarlo in un elemento di tipo HTML/Javascript.

Consiglio di farlo manualmente per eliminare le righe (a mio avviso fastidiose) che Facebook mette sopra e sotto l’immagine (“Il profilo di xxx” e “Crea il tuo badge”):

image

Le righe da eliminare sono quelle evidenziate in rosso:

<!-- Facebook Badge START --><a href="http://www.facebook.com/people/Orazio-Leotta/1457708782" title="Profilo Facebook di Orazio Leotta" target="_TOP" style="font-family: &quot;lucida grande&quot;,tahoma,verdana,arial,sans-serif; font-size: 11px; font-variant: normal;font-style: normal; font-weight: normal; color: #3B5998; text-decoration: none;">Il profilo di Orazio Leotta</a><br /><a href="http://www.facebook.com/people/Orazio-Leotta/1457708782" title="title" target="_TOP"><img src="http://badge.facebook.com/badge/1457708782.445.2047036766.png" alt="Profilo Facebook di Orazio Leotta" style="border: 0px;" /></a><br /><a href="http://www.facebook.com/badges.php" title="Make your own badge" target="_TOP" style="font-family: &quot;lucida grande&quot;,tahoma,verdana,arial,sans-serif; font-size: 11px; font-variant: normal;font-style: normal; font-weight: normal; color: #3B5998; text-decoration: none;">Crea il tuo badge</a><!-- Facebook Badge END -->

Praticamente cancellate tutto fino al primo <br />, e tutto dal secondo <br /> in poi, e quei link scompariranno.

Come già detto, il codice rimanente va semplicemente incollato in un elemento di tipo HTML/Javascript.

Aggiungetemi!

Se utilizzate Facebook, vi invito ad aggiungermi ai vostri amici! Sarà un piacere “guardarvi in faccia”, o semplicemente essere più in contatto con voi!